Conviene davvero comprare un veicolo elettrico?
31 mag 2022
Malus dei veicoli termici, instaurazione delle zone a basse emissioni, transizione energetica e creazione di un bonus importante, per il momento, per i veicoli elettrici ... Ecco già una manciata di ottime ragioni per prendere la decisione giusta. Ma vale la pena, dal punto di vista strettamente economico, di comprare un veicolo elettrico? Quando diventa più conveniente avere un veicolo elettrico?
Va tenuto conto innanzitutto del chilometraggio annuo, che dev’essere abbastanza elevato. Per comparare i veicoli termici e quelli elettrici vanno prese in considerazione ipotesi di chilometraggio comprese tra 10 e 20.000 km all’anno. Uno studio del 2011, effettuato da un’organizzazione che consiglia il Primo Ministro francese, evocava un costo al km di 0,317€ per un veicolo elettrico, contro 0,275€ per un veicolo termico, prendendo in considerazione le seguenti ipotesi: 13.000 km/anno, un costo della batteria pari a 350€/kWh, e un prezzo dell’elettricità pari a 0,15 €/kWh. (1)
Il costo della batteria, pertanto, pesava notevolmente sul budget di utilizzo, nonostante le economie in termini di costo di funzionamento e di manutenzione. Costi di manutenzione inferiori del 70% rispetto ai loro omologhi termici (2), che sono invece aumentati di oltre il 25 % in 5 anni (3).
Come si sono evoluti dal 2011 al 2022 i costi legati ai veicoli elettrici?
È vero che il costo dell’elettricità è leggermente aumentato, arrivando a 0,174 € TTC al kWh nel 2022 (4) (3), ma, d’altra parte, il costo delle batterie, da quella volta, è diminuito drasticamente, secondo informazioni fornite da Bloomberg: il costo delle batterie agli ioni di litio è diminuito di più dell’80 % in una decina di anni: dai 1.100 dollari/kWh nel 2010, ormai il costo si aggira intorno ai 137 dollari/kWh nel 2020. Si noti che, attualmente, la batteria meno cara è quella della Renault Zoé: 163 €/kWh.(5) La diminuzione del costo al di sotto dei 100 dollari sembra pertanto imminente, per il futuro prossimo, tenuto conto dell’aumento della cadenza di produzione delle celle. (6)
Il mantenimento del bonus ecologico e il recente aumento della tariffa del carburante indicano quindi una differenza molto ridotta tra le spese termiche ed elettriche globali in questo periodo. Va tenuto conto, poi, del fatto che il kWh elettrico, naturalmente, è esente dalle tasse interne applicate ai prodotti petroliferi (TIPP), che pesano molto sul costo attuale del carburante. Tenuto conto di questo contesto e delle economie sulle spese di uso, risulta globalmente più conveniente utilizzare un veicolo elettrico. (2)
È davvero più conveniente circolare con un veicolo elettrico, dal punto di vista economico?
Secondo l’UFC-Que Choisir, i veicoli elettrici saranno sicuramente più interessanti, se si calcolano le spese su tutto l’arco della loro durata di vita, dal 2024 in poi, in particolare per le auto di grandi dimensioni, che lascerebbero il vantaggio al diesel e alle auto ibride a benzina fino al 2023. Per quanto riguarda le piccole auto da città, il punto di convergenza del 2023 sarebbe legato all'interruzione potenziale del bonus ecologico delle elettriche, piuttosto consistente.
Il prezzo della ricarica è il punto di forza del veicolo elettrico
Come sappiamo, il settore dell’energia ha subito un aumento importante dei prezzi del carburante, abbastanza elevati da dissuadere l’utilizzo di veicoli termici, ricorrendo, se possibile, a mezzi di trasporto alternativi. Infatti, se un pieno di benzina può costare moltissimo, a seconda dei tragitti effettuati, la ricarica completa di una batteria costa generalmente meno di una quindicina di euro, a seconda della capacità di carico del proprio veicolo.
La convenienza inizia quindi a farsi sentire fin dall’acquisto di un veicolo elettrico!